I piccoli semi della vita

Arricchiamo il terreno utilizzando leguminose e cereali bio

Nelle aziende agricole a conduzione biologica, come Tenuta Sant’Aquilina, non è possibile utilizzare concimi “chimici” per arricchire il terreno di elementi nutritivi, tra i quali l’azoto è il più importante. La strategia che viene adottata in questi casi è la pratica del sovescio: favorire la crescita di essenze naturali in grado di apportare i minerali necessari e in seguito interrarle, previa trinciatura.

Le semine

Le essenze che apportano naturalmente azoto al terreno sono le leguminose: favino, veccia, trifoglio e molte altre. Nel caso di Tenuta Sant’Aquilina per poter disporre di semi bio idonei alla semina tra le viti e gli olivi, si è deciso di mantenere una parte dei terreni a seminativo. In questo modo abbiamo una produzione interna di semi che possiamo utilizzare negli impianti arborei. Nell’anno in corso la superficie utilizzata per questo scopo è di circa cinque ettari con una semina primaverile di trifoglio alessandrino e veccia. Nella seconda metà di agosto effettueremo la trebbiatura e ci aspettiamo un buon raccolto di semente.

Gli effetti sull’ambiente

Possiamo già essere soddisfatti di quanto fatto dalle nostre leguminose. Il trifoglio è cresciuto rigoglioso grazie alle piogge primaverili. La fioritura è stata abbondante e nei mesi scorsi i nostri appezzamenti sono stati un ottimo “pascolo” per le molte api che hanno i loro alveari nella zona. La veccia ha sofferto un po’ ma pensiamo darà comunque il suo contributo in fatto di seme. Quando al mattino presto ci recavamo al lavoro nei vigneti, non mancava occasione di osservare anche alcuni leprotti che proprio in mezzo al trifoglio avevano trovato l’ambiente ideale per nutrirsi e crescere in tranquillità.

Gli effetti sul terreno

Le leguminose come trifoglio, veccia e favino hanno la caratteristica di arricchire il terreno di azoto, il principale elemento nutritivo per tutti i vegetali. La semina di queste essenze sia in campo aperto che tra vigneti e oliveti ha lo scopo di fertilizzare il terreno in modo naturale. Così facendo non è necessario fare ricorso a concimi di origine industriale. In questo modo il terreno migliora le sue caratteristiche naturalmente, diviene più ospitale per tutte le specie vegetali e animali, migliora la struttura e la sua capacità di trattenere l’acqua piovana.

I risultati attesi

I terreni coltivati in modo intensivo sono molto sensibili alla carenza di sostanza organica ed elementi nutritivi. Quando abbiamo iniziato a condurre Tenuta Sant’Aquilina abbiamo trovato una situazione molto critica. I terreni erano poverissimi e i vigneti sofferenti proprio a causa della povertà in sostanza organica e nutrimenti. Fin dall’inizio abbiamo adottato un approccio più naturalistico possibile e dopo alcuni anni iniziamo a vedere i primi risultati. Le viti hanno raggiunto un nuovo equilibrio fra fase vegetativa e produttiva. La maturazione delle uve è migliorata così come la qualità dei vini e la salubrità di tutto l’ambiente nel quale ci troviamo ad agire. Per gli oliveti ci aspettiamo che possano darci un prodotto sano e di altissima qualità, come è giusto che sia viste le attenzioni e le cure che dedichiamo ai nostri alberi.

 

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